Il Viaggio del Segretario della Congregazione in Rwanda

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Il Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, Mons. A.V. Zani, ha partecipato al convegno internazionale su Religions et défis actuels de l’école. Quelle pertinence du cours de religion? a Butare (Rwanda) dal 7 all’11 luglio 2018. Il convegno è stato organizzato dal Centre de Recherche Universitaire en Catéchèse et en Enseignement Religieux (CRUCER), dalla Università Cattolica del Rwanda in collaborazione con il Centre de Recherche en Education et Religions (CRER) dell’Università Cattolica di Lovanio (Belgio).

La Messa di apertura, l’8 luglio, è stata presieduta da S.E. Mons Zani. Hanno partecipato, il Nunzio Apostolico, Mons. Andrzej Józwowicz, Mons. Philippe Rukamba, vescovo di Butare ed altri vescovi del Rwanda e del Cameroun. Dopo la Messa il Segretario ha rivolto un discorso agli ex-alumni su Soyons le ferment de la réconciliation entre les enfants de Dieu, sottolineando i tre impegni della persona formata in una scuola cattolica, cioè ripartire da Dio, guardare il prossimo riconoscendolo come fratello e generare una nuova cultura come frutto dell’amore verso Dio e il prossimo. Ha evidenziato che l’uomo già di per sé è un essere sociale, aperto alla relazione, e porta in sé un amore naturale che fa sì che egli sia generoso e si apra agli altri. Solo così, infatti, l’uomo si realizza. Gesù non ha proposto un’etica di gruppo. Dunque, essere fermento di riconciliazione, ha proseguito, secondo l’amore di Dio significa essere persone che vivono e testimoniano una carità sempre pronta ad amare e perdonare, che guarda all’altro con rispetto e apertura, che accoglie l’altro chiunque esso sia, senza giudicarlo.

A conclusione della giornata di martedì 10 luglio, Mons. Zani ha tenuto la conferenza su Quelle école catholique pour notre temps? In essa ha presentato le sfide educative odierne indicando come risposta la ricostruzione del patto educativo e dell’educazione alla cittadinanza. Ha detto che il patto educativo richiede un cambiamento di paradigma nella progettazione formativa: la stessa trasmissione dei saperi e delle conoscenze deve essere intesa come un bene “relazionale”, in cui il proficuo scambio didattico, emotivo e personale, consenta allo studente di crescere nella sua capacità di rapportarsi con gli altri in senso costruttivo. Ha poi ripercorso la visione antropologica cristiana che deve essere incarnata nella cultura del dialogo, nell’educazione alla trascendenza e nell’inclusione. Infine, ha spiegato come l’insegnamento della religione nella scuola deve essere distinto ma complementare alla catechesi per poter formare l’uomo in modo integrale.

Le numerose relazioni di questo convegno hanno descritto la situazione, non solo africana, ma anche europea dell’insegnamento della religione nelle scuole con molte esperienze, analisi e prospettive future. I partecipanti, oltre ai professori europei e africani, erano persone coinvolte nell’insegnamento nelle scuole, nelle università e più in generale nel mondo educativo.

Il Segretario ha inoltre incontrato i vescovi africani e i professori europei ed africani al fine di discutere circa un progetto di collaborazione tra diversi paesi africani in vista della creazione di una rete di collaborazione.

Discorso del S.E.R. Mons. A. Vincenzo Zani, Quelle école catholique pour notre temps ?, 8 luglio 2018.

Discorso del S.E.R. Mons. A. Vincenzo Zani, « Soyons le ferment de la réconciliation entre les enfants de Dieu », 8 luglio 2018.

Discorso del S.E.R. Mons. A. Vincenzo Zani, « Religions et défis actuels de l’école. Quelle pertinence du cours de religion ? », 8 luglio 2018.

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